Affittare l’appartamento a studenti universitari: definizione e regole

Il contratto di locazione per studenti universitari è una particolare tipologia di contratto, che fa parte delle locazioni ad uso transitorio. Si caratterizza per la durata limitata e per la possibilità per i genitori dello studente di garantire per il pagamento del canone. Il proprietario di casa ha la possibilità di redigere un contratto separato per ogni studente, al fine di gestire al meglio il tour-over durante l’anno.
Definizione e regole dell’affitto per studenti universitari
Il contratto di affitto destinato agli studenti è disciplinato dalla Legge n. 431 del 1998, che ha introdotto specifiche agevolazioni sulla tassazione e regole sulla durata e sul canone.
Il contratto di locazione per studenti universitari ha una durata variabile da 6 mesi e 3 anni (rinnovabile per lo stesso periodo), il suo canone deve essere sotto una soglia stabilita (canone concordato) e offre al proprietario la possibilità di usufruire della cedolare secca al 10%.
Inoltre perché il contratto sia valido, deve contenere: dati catastali dell’immobile, gli attestati di conformità degli impianti e la certificazione energetica e deve essere registrato all’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dalla sottoscrizione.
Il contratto di locazione per studenti
I contratti d’affitto per studenti devono essere redatti utilizzando il modello predisposto dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture (DM 30 dicembre 2002, Allegato F). Questo, inoltre, deve necessariamente contenere:
- le generalità di entrambe le parti;
- descrizione e ubicazione dell’immobile, precisando che si trova in un Comune diverso da quello di residenza dello studente;
- un riferimento all’università frequentata dal conduttore;
- la durata del contratto;
- l’importo del canone di locazione e come verrà effettuato il pagamento;
- una clausola relativa al fatto che il conduttore ha ricevuto la documentazione relativa alla prestazione energetica dell’immobile per non incorrere in sanzioni amministrative.
Affitto studenti: tasse e agevolazioni
Stipulare contratti d’affitto per studenti fuori sede, poiché questi rientrano nella tipologia di affitti transitori a canone concordato, comporta vantaggi sulla tassazione. Questa tipologia di contratto permette, infatti, di accedere ad agevolazioni fiscali e di avvalersi di un’aliquota al 10% con cedolare secca.
Inoltre, i vantaggi per il proprietario consistono in:
- una riduzione del 30% sul reddito imponibile;
- una riduzione del 75% dell’aliquota IMU.
Per gli studenti, invece, questo tipo di contratto è vantaggioso in quanto il canone è stabilito da associazioni sindacali e università. In aggiunta, è possibile richiedere una detrazione dei canoni versati con dichiarazione dei redditi con un limite di 2.633 euro fino a un importo massimo di 500 euro
Come e perche’ annullare un contratto di affitto per studenti
Di norma, per entrambe le parti, la conclusione naturale del contratto non richiede nessuna comunicazione. Può essere, invece, rinnovato una sola volta alle stesse condizioni. Proprietario e inquilino possono richiedere il recesso attraverso una raccomandata, che deve essere spedita tre mesi prima della data in cui si intendere concludere il rapporto. Se il contratto è intestato a tutti gli studenti, quando un inquilino lascia l’appartamento il pagamento dell’intero importo dell’affitto spetta a chi rimane nell’abitazione. In alternativa è possibile trovare un altro inquilino, che subentri al posto di chi si trasferisce.