COME GESTIRE UNA PROPRIETA’ IN AFFITTO

affitto casa

Dare in affitto una proprietà è un processo delicato che richiede molta attenzione. Solo con tanta dedizione e mettendo a disposizione molto del proprio tempo, la gestione autonoma di immobili potrebbe diventare un procedimento più semplice. Ecco di seguito alcuni consigli per affittare la tua prima casa da locatore.

Prima di tutto, è essenziale proteggere il proprio investimento: in caso di danni all’immobile o all’arredamento, bisogna che le spese siano coperte. Consigliamo quindi, oltre al classico deposito di 2 o 3 mensilità, di prendere ulteriori misure di sicurezza e affidarsi ad una polizza affitto sicuro.

Ovviamente però, per far sì che i propri investimenti fruttino, è necessario trattare la proprietà che si affitta come se fosse una vera e propria azienda. Fondamentale diventa mantenere un approccio professionale e conservare con cura tutte le fatture e le ricevute delle spese, al fine di non rischiare di perdere documenti importanti.

Lo stesso approccio professionale lo si deve ritrovare però poi anche nel modo in cui il proprio immobile viene trattato: trascurare l’arredamento va ad influire negativamente sulla velocità con cui si riesce solitamente a trovare un inquilino. Con dei piccoli sforzi si possono ottenere grandi risultati, soprattutto per quanto riguarda il rapporto con gli inquilini. Stabilire un ottimo rapporto con gli affittuari è infatti il miglior modo per evitare inutili fonti di stress e problemi che invece potrebbero emergere se si stabilisse un rapporto ostile. Ecco perché, oltre al comportamento professionale, anche mostrare gentilezza e disponibilità diventa importante per trovare i migliori inquilini.

COME TROVARE I MIGLIORI COINQUILINI PER IL TUO IMMOBILE

Essere proprietario di un immobile e metterlo in affitto equivale ad avere un elenco infinito di responsabilità. Una di queste è sicuramente trovare l’inquilino perfetto, una persona che sia affidabile e rispettosa della proprietà.

Prima di tutto, per attirare affittuari seri, è fondamentale creare un annuncio online preciso e ricco di informazioni. La pubblicazione di un buon annuncio funge da primo filtro che ti permetterà poi di evitare di rispondere a numerose richieste di informazioni aggiuntive. Un annuncio di alta qualità però richiede di essere abbinato a foto altrettanto efficaci, quindi diventa necessario affidarsi ad un professionista del campo: solo con la giusta esperienza e l’adeguato equipaggiamento si può fare la differenza e valorizzare veramente un immobile.

In secondo luogo, importante è stabilire il target a cui ci si vuole rivolgere. Per definire il giusto profilo di inquilino, incidono molto la zona in cui si trova l’immobile e la sua tipologia. Ovviamente un appartamento lontano dal centro e distante dalle principali facoltà universitarie non sarà sicuramente l’immobile più ambito tra gli studenti fuorisede, così come potrebbe non essere la scelta migliore affidare loro una proprietà di alto pregio. Saper quindi valutare le caratteristiche della casa e tutto ciò che questa offre, per poi evidenziarne i vantaggi già partendo dall’annuncio, ci permetterà di intercettare il cliente giusto.

Anche valutare le referenze e la situazione lavorativa dei vari candidati è un passo importante nella scelta del giusto inquilino. Un contratto a tempo indeterminato rappresenta spesso una prima garanzia che attesta una situazione economica sicura. Nel caso studenti, è bene ricevere garanzie economiche da parte dei genitori, che nella maggior parte dei casi sono coloro che sostengono le spese dei figli fuorisede. Un suggerimento che vi vogliamo dare è quello di contattare, se possibile e se presente, il precedente affittuario, in modo da verificare che i pagamenti del canone di locazione siano effettivamente avvenuti in tempo.

È vero che la prima impressione, di solito, non sbaglia mai, però non lasciate che il vostro giudizio e le vostre conseguenti scelte, si basino solamente sulla sensazione “a pelle” che provate la prima volta che incontrate un potenziale inquilino. Controllare i precedenti di un affittuario è importante per identificare possibili future seccature.

CONTRATTI DI LOCAZIONE: COSA INCLUDERE PER PROTEGGERE SIA TE CHE I TUOI LOCATARI

Quando si accetta di affittare la proprietà a qualcuno, si stipula un accordo di locazione residenziale, un documento legale che, però, richiede del tempo per essere completato. L’accordo indica solitamente il canone di locazione che si deve pagare, l’importo del deposito cauzionale, la durata e il tipo di accordo e qualsiasi altra condizione. In caso di necessità, l’affittuario o il locatore possono aggiungere delle regole a questo accordo, a condizione che siano conformi al Residential Tenancies Act (legge sulla locazione residenziale).

Ovviamente, prima di firmare il contratto, da entrambe le parti è necessario assicurarsi che gli impianti della proprietà siano a norma, che gli elettrodomestici funzionino, che i locali siano puliti e che l’immobile sia dotato della certificazione energetica (e che questa non sia scaduta). Se la proprietà in locazione non dovesse soddisfare questi standard minimi, ovviamente l’inquilino potrà terminare l’accordo anche prima di trasferirsi.

GESTIONE DEI PAGAMENTI: COME GESTIRE I PAGAMENTI DEI CANONI DI LOCAZIONE E DELLE UTENZE

Quando si affitta un appartamento, il nuovo proprietario o conduttore deve provvedere alla sostituzione dell’intestazione delle utenze domestiche per la somministrazione di acqua, luce e gas. In alcuni casi, quando il contratto è ancora in essere, bisogna subentrare attraverso la voltura: si cambia il nome dell’intestatario su un contratto già esistente e non è prevista alcuna interruzione nell’erogazione del servizio. In altri casi, invece, bisogna procedere direttamente con la riattivazione ex novo dell’utenza che è stata precedentemente chiusa.

In un appartamento dove vivono più persone è necessario poi dividere correttamente le spese e mettere in chiaro fin da subito la suddivisione dei costi, che viene poi indicata nel contratto di locazione.

RISOLUZIONE DEL CONTRATTO E RESTITUZIONE DELL’IMMOBILE

Quando un rapporto tra le parti si interrompe prima della scadenza fissata nel contratto di locazione, si parla di risoluzione anticipata. Ne esistono di tre tipi: il primo è la risoluzione consensuale, che è la soluzione più sottovalutata ma anche quella più utile e meno problematica. Con questa tipologia, le due parti possono decidere di risolvere il contratto sciogliendo di comune accordo l’impegno preso. Il secondo caso è invece il recesso anticipato da parte del conduttore, il quale ha la possibilità di recedere dal contratto in qualsiasi momento, in funzione proprio della clausola di recesso presente nel contratto. Prima di poter recidere l’accordo però, il conduttore dovrà dare un preavviso al locatore tramite l’invio di una lettera raccomandata almeno sei mesi prima. Il recesso dal contratto può essere o legale (che di solito è dovuto a motivi piuttosto gravi, come molestie) oppure libero. Infine, l’ultima tipologia è rappresentata dalla risoluzione anticipata da parte del locatore, che può risolvere in anticipo la locazione solo in specifici casistiche previa comunicazione al conduttore, che deve essere inviata almeno 6 mesi prima della scadenza del contratto.